22 aprile 2007

Juve Stabia-Cavese 0-0

Nel nome di Catello Mari.
E' così che comincia il derby del Romeo Menti, con le due curve ( e tutto lo stadio) unite nel gridare rabbiosamente al cielo il nome dello sfortunato Leone, che ha saputo realizzare il miracolo di riavvicinare due tifoserie da sempre nemiche; faceva davvero impressione vedere, oggi, tifosi aquilotti con al collo sciarpette blu-foncè camminare tranquillamente per Castellammare.
Il solo ipotizzarlo un anno fa, sarebbe stato realmente fuori da ogni logica.
L'emozione traspare tutta nella commozione di Giuseppe Mari, al quale, ad inizio partita, viene consegnata una maglia gialloblu, quella del centenario della Juve Stabia, con il numero 6 ed il nome del figlio.

Spalti di casa gremiti, ma non c'è il pienone preannunciato; discorso diverso per la curva ospiti, tanto piena da costringere le forze dell'ordine ad aprire il varco che separava la stessa dallo spicchio a ridosso del settore Distinti.
In tribuna, tra gli altri, spicca la presenza del bomber blucerchiato Quagliarella, stabiese di nascita.
In campo le due squadre, nonostante un caldo tipicamente estivo, lottano per prevalere l'una sull'altra.
Molto meglio i padroni di casa nella prima mezz'ora, grazie alle doti di palleggiatore del numero 10 Caputo e soprattutto alla maestria di capitan Castaldo (giocatore sprecatissimo in C1), che mette spesso in apprensione Cipriani.
Nonostante, però, il netto predominio territoriale della squadra di casa, Mancinelli non corre grossi pericoli, se non da velleitari tiri dalla distanza.
Alla lunga, la Cavese prende le contromisure, cresce, e cerca di impensierire la retroguardia delle vespe tramite rapidi contropiedi; in questo senso, ottima davvero la prestazione dell'incredibile Schetter, imprendibile sulla fascia di competenza.
Nel secondo tempo, in campo c'è solo la Cavese, che sfiora il vantaggio con Ercolano, il cui tiro, con Benassi fuori dai pali, termina clamorosamente fuori.
Sarebbero ampi gli spazi a disposizione degli aquilotti, grazie alla tattica tuttavantista di Capuano; purtroppo, i nostri mancano di precisione nel passaggio finale, altrimenti avremmo potuto parlare di un'importante vittoria esterna.
La Juve Stabia non demorde, d'altronde, per sperare nei play-off, deve assolutamente vincere.
Gli avanti stabiesi cercano costantemente il rigore, ma l'ottimo arbitro Barletta di Bernalda non abbocca; dopo un gol annullato su respinta di Mancinelli per fuorigioco, la Juve Stabia spreca, sullo scadere, la palla della vittoria con il suo uomo migliore, Castaldo, che ad un metro dalla porta conclude centralmente di testa, consentendo la ribattuta coi pugni dell'attento Mancinelli.
E' uno 0-0 che ha lo stesso sapore agrodolce di Manfredonia (chissà, magari, osando di piu'.....), ma che ugualmente consente alla truppa di Sasà di non perdere troppo terreno dall'Avellino, agevolato dal turno odierno.

Nota personale.
Mai, prima d'oggi, m'era capitato di vedere una partita della Cavese in trasferta in un settore diverso dalla Curva.
Ebbene: siamo ampiamente una tifoseria da categoria superiore.
Ma davvero.
Cori fortissimi, battimani imponenti e coordinati, da brividi il Dale Boca ; il tifo è costante, ed alla lunga soverchia totalmente quello dei padroni di casa.
La curva è colorata, nonostante la mancanza di striscioni le sciarpette sventolano all'unisono, ed il rito finale lascia in estasi i meravigliati tifosi in tribuna, che tributano il loro omaggio alla Curva Sud Catello Mari con un convinto applauso.
Da pelle d'oca.

2 commenti:

casual_mente ha detto...

Ottima sintesi!!
Concordo soprattutto sulla nota personale relativa al sostegno incessante alla squadra.
Roba da PECONES!!!

Un abbraccio.

Gabo Biancoblu ha detto...

..e "u ragiunier" stev pijann i buff...