24 maggio 2007

Scempio ufficializzato: vietata la trasferta pugliese

Il tavolo tecnico programmato per questo pomeriggio alle ore 18.00 presso la Prefettura di Foggia appositamente convocato per rendere note le disposizioni in materia di ordine pubblico per la gara di andata dei play-off Foggia-Cavese di domenica prossima allo Zaccheria ha confermato quelli che erano un po´ i timori della vigilia: la gara si giocherà regolarmente a porte aperte, ma l´accesso allo stadio sarà precluso ai tifosi campani.
Il Prefetto Calvosa ha anche disposto che la partita Foggia-Cavese venga irradiata in diretta tv per la sola zona di Cava de´ Tirreni. (fonte: www.usfoggia.it)

E' ora che le istituzioni e gli organi preposti alla rappresentanza ed alla tutela del nome di Cava de' Tirreni si facciano sentire fattivamente, non con carte bollate inghirlandate ma poco fruttuose, perchè le chiacchiere, ed ora più che mai ne abbiamo avuto la riprova, stanno a zero.
Questa imposizione mortifica nuovamente gli sportivi aquilotti, dopo lo scempio commesso nel giorno del ricordo di Catello Mari, e dopo il grave smacco delle porte chiuse in occasione del derby con la Salernitana (eppure le bombe carta "corrette e rivedute" dell'andata non avevano il colore bianco-blu).

Si faccia sentire anche la Lega Calcio di serie C, proprio dopo le parole del suo presidente, il rag. Macalli, che aveva preventivamente condannato eventuali restrizioni circa la presenza delle tifoserie durante le partite dei play-off.

Spareggi promozione che a questo punto rischiano seriamente di essere falsati e di compromettere sulla carta i valori che ha espresso la regular-season.

Venga garantito al tifoso cavese la regola per la quale "la legge vale per tutti".

Chi sta pagando è chi da due anni non ha mosso un dito, chi sta pagando è una società, dei calciatori, dei tifosi, un'intera comunità, insomma, la quale non ha deciso autonomamente di essere immessa in un girone "infernale" e che viene "premiata" in tal modo. Il papocchio è stato commesso da altre persone, che conservano ancora saldamente la propria poltrona nonostante una manifesta incapacità organizzativa e decisionale.
Che a questo punto il prefetto di Salerno, sig. Meoli, giustifichi ed approvi pienamente l'operato del collega dauno vietando la trasferta ai sostenitori foggiani ne match di ritorno al Lamberti; diversamente, sconfesserebbe il parametro di giudizio e la stessa decisione del collega, dimostrando la disparità di trattamento e la troppa discrezionalità con la quale oggi in Italia, ed ancor di più nel mondo del calcio, si applica la legge, ed istigherebbe animi resi accaldati da decisioni incomprensibili e denigratorie.
Questo è il calcio dei giorni nostri.

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